Marco Granelli

Seveso: per la prima volta entra in funzione la vasca di Milano ed evita esondazione

Oggi 10 marzo 2024, poteva essere la data dell’ennesima esondazione del Seveso a Milano, ed invece è la data in cui la vasca di Milano, alle 13.13 è entrata in funzione per la prima volta e ha salvato dall’esondazione i quartieri milanesi di Niguarda, Pratocentenaro, Istria, Testi/Zara, Marche, Isola. È piovuto molto stamattina presto e ancora in mattinata a Milano e a nord.

Il Lambro ha raggiunto i 2,5 metri, a 50 cm. dall’esondazione; il Seveso a Milano è arrivato vicino ai 2 metri, ad un metro dall’esondazione e con il livelli in salita e l’onda di piena che scendeva da nord. E come previsto nel piano approvato, la vasca è stata attivata e ormai ha raccolto acqua per circa metà della sua capienza massima. Così verso Milano è andata solo la quantità d’acqua che può passare sotto Milano senza esondare. Finita l’allerta, domani inizieranno le fasi di pompaggio dell’acqua dalla vasca nel Seveso, e poi la pulizia e infine la reimmissione dell’acqua pulita di falda per ripristinare il lago.

In tutto serviranno 5 giorni di lavoro, secondo la procedura approvata dalle competenti autorità. E tutto il processo è monitorato con misurazione dell’acqua, dei rumori, delle polveri, degli odori, tutti dati consegnati ad ARPA. Acqua e fango, che senza la vasca, sarebbero finiti nelle strade, nelle cantine, nei box, nei negozi dei quartieri di Milano. Ora servono due cose da fare con urgenza. La prima: completare il progetto approvato e finanziato nel 2015, con le altre vasche, quella di Senago, di Lentate sul Seveso, di Paderno Dugnano – Varedo, e le aree golenali di Cantù.

Bisogna che Regione Lombardia e AIPO facciano più in fretta, non possiamo continuare a rischiare. Milano ha dimostrato che è possibile salvare i quartieri dall’esondazione: non fermiamoci, anzi acceleriamo. E poi bisogna rendere le acque del Seveso più pulite e Regione Lombardia e i gestori dei sistemi idrici dei territori attraversati dal Seveso devono controllare e fare di più. Ci preoccupa anche il Lambro, e stiamo monitorando insieme ad AIPO, e speriamo che fra poco incominci a scendere.

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