Marco Granelli

Misure strutturali e non deroghe ambientali in Lombardia

Sono poco interessato alle modifiche che la Regione vuole introdurre in merito al meccanismo delle attivazioni delle misure emergenziali contro lo smog. Mi interessano invece molto le misure strutturali che aiutano chi vuole cambiare e cominciare a diminuire le emissioni. Certo, maggiore flessibilità sarebbe utile, magari togliendo il vincolo del poter decidere solo il lunedì e il giovedì, così potremmo essere più tempestivi nelle misure: inquinamento inizia a salire e le condizioni meteo lo aiutano –> subito blocco, e non aspettando che giunga lunedì o giovedì, quando ormai l’irreparabile è avvenuto, e non c’è più nulla da fare. Ma Cattaneo invece dice che introdurrà nuove deroghe al divieto dell’utilizzo dei vecchi diesel, quelli che producono i due terzi del PM10 e dell’NOx che danneggiano la nostra salute.

Un tema delicato e giusto, quello di chi ha un vecchio diesel e, dovendosi muovere non ha alternative e non ha soldi sufficienti per cambiarlo. Noi vogliamo dare una mano a queste persone e imprese. Ma come? Due sono le strade possibili. la prima e più semplice è quella di “girarsi dall’altra parte” e cioè di aggiungere una deroga e dire sostanzialmente: 1) “blocchiamo i vecchi diesel”; 2) “tranne a: …… ecc. …….”. E’ il meccanismo facile di essere duri con le regole e poi prevedere un saccio di scappatoie. E’ un meccanismo che permette a chi detta le regole di affermare che ha fatto il possibile per farci respirare meglio. Poi però, dato che in tanti non riescono a rispettarle gli diamo una concessione, quella di poter inquinare ancora per un po’ di tempo, rinviando le conseguenze delle regole. E’ il concetto del condono. Un concetto che forse può apparire accondiscendente e rassicurante, ma che di fatto lascia soli cittadini e imprese di fronte al problema, dicendo: “guarda che per questa volta faccio finta di non vedere”. Così questi cittadini e imprese rinviano il problema e fra un anno o due o tre il problema tornerà; e quando i problemi tornano in genere la situazione è diventata peggiore. Noi invece non vogliamo lasciare soli i cittadini. Dobbiamo aiutarli a superare il problema, insieme Istituzioni, cittadini e imprese, per raggiungere insieme un risultato migliore per la nostra città: più salute, più qualità della vita, più concorrenzialità per essere appetibili nel confronto con le altre città e così indurre nuovi investimenti, opportunità, lavoro.

Come?
1.
Aumentare il trasporto pubblico e renderlo più vantaggioso in termini di velocità, affidabilità, sicurezza e costo. Per questo stiamo tenendo invariati i costi degli abbonamenti, e per chi viene da fuori addirittura li diminuiamo.
2. Dare contributi ad artigiani, commercianti e imprese per cambiare il veicolo.
3. Cercare di non cambiare continuamente le regole così da aiutare chi programma, investe, crea opportunità. Quindi chiedo a Regione Lombardia di fare insieme squadra su questi punti: Milano c’è. E magari di fare in modo che i cittadini di fuori Milano, possano andare nelle stazioni ferroviarie e non trovarsi il treno soppresso o sempre in ritardo, senza avere certezze. Oppure poter avere un biglietto/abbonamento integrato che valga sul treno e sulla metropolitana o autobus. Già questo potrebbe aiutare.