Marco Granelli

Viabilità ad Affori: i prossimi interventi

Ieri sera alla festa del PD di Affori al circolo G. Giugni abbiamo fatto un incontro sulla mobilità ad Affori e quartieri vicini. Ho informato e approfondito insieme a Luca Simi e al nostro consigliere di Municipio Pasquale Gesmundo i cambiamenti che abbiamo fatto con i nuovi percorsi di autobus della 70 e dell’82 e cosa faremo con la 35 portandola in Bovisasca e a M3 Affori FN. E poi abbiamo discusso di come vogliamo tutelare i quartieri dal traffico, con gli interventi che finalmente possiamo fare utilizzando risorse del comune e degli interventi urbanistici: il marciapiede in via Moneta e via Cialdini, il senso unico in via Moneta in direzione Bovisa per togliere traffico da via Zanoli e via Brusiglio, la riqualificazione dell’incrocio a M3 Affori centro tra le vie Rossi, Astesani Grioli, Cavalletto con il semaforo, passaggi pedonali e marciapiedi più sicuri e connessione ciclabile; sistemazione incrocio Astesani, Zanoli, Brusuglio per diminuire la coda che si forma in direzione periferia al pomeriggio, sistemazione e semaforizzazione incrocio Pedroni, Grazioli, Leningrado, ampliamento del Parco di Villa Litta di 16.000 mq con un parcheggio sulla via Moneta, restauro della cappelletta degli appestati nel parco di Villa Litta.

Poi abbiamo affrontato il tema di via Comasina nel tratto tra via Novate e via Teano invaso dal traffico, proponendo la soluzione di riqualificazione dell’area all’interno del progetto della nuova metrotranvia Milano-Limbiate finanziata dal Governo con la decisione del Ministro Delrio con 59 milioni di euro e i soldi del Comune di Milano e della Regione Lombardia: ipotesi di senso unico per le auto e i camion in direzione periferia, doppio senso solo per autobus, tram e biciclette, con realizzazione di capolinea per interscambio, facendo girare le auto e i camion che arrivano in città in via Novate oppure in una nuova via che li potrebbe portare su via Rubicone e da qui al parcheggio di interscambio o alla rotonda passando dal ponte. Prima i quartieri e la mobilità pubblica e la sicurezza di pedoni e biciclette e poi le auto e i camion: questa la scelta di Milano che così guarda l’europa. Molte le idee dei partecipanti sulle quali dobbiamo ora continuare a lavorare.

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