Marco Granelli

Venerdì e sabato sono stato a Cesena: una lezione importante tra politica, PD e scelte per il futuro del Paese

Venerdì e sabato sono stato a Cesena, a discutere e approfondire di politica, PD, scelte per il futuro del Paese. Dibattito e relazioni importanti, di significato e senza guardare sempre e solo al proprio ombelico; era ora.

Tanti interventi significativi, di militanti di base come la consigliera di Pordenone e di persone con ruoli ed esperienze importanti come Delrio, Gori, Decaro, Guerini, Ricci, Cuperlo, Sala, e tanti altri. Poi la lezione di Prodi, molto interessante e utile, l’intervento della nostra segretaria Elly Shlein ed infine quello di Stefano Bonaccini.

Il PD può continuare ad essere uno spazio di forte proposta politica, riformista, ampia, di governo, uno spazio di libertà come ha detto Graziano Delrio, una proposta politica che si pone come obiettivo di diminuire le diseguaglianze e di rispondere alle necessità dell’intero Paese, non un partito per fare testimonianza della propria identità, ma per costruire una proposta di governo. E Prodi ci ha dato un elenco di proposte molto importanti e suggestive. Salario minimo perché sotto i 9€/h è sfruttamento, non lavoro.

Immigrazione. Anche io ho ben presente come con l’aumento degli sbarchi aumenta la paura, con la chiusura degli spazi di integrazione si consegnano le persone alla delinquenza, con l’assenza di percorsi veri di rimpatrio e certezza delle regole aumenta la criminalità diffusa. Prodi dice chiaramente che noi dobbiamo creare le opportunità di integrazione, così chi segue le regole lavora, aiuta se stesso e la nostra economia, chi invece delinque e non segue le regole deve scontare la pena o essere allontanato, realmente.

Giovani: torniamo a proporre il servizio civile, magari breve ma obbligatorio, perché tutti i giovani provino a vivere un’esperienza forte di servizio al bene comune, in gruppo.

Ambiente: la direzione della transizione ambientale è giusta e urgente, ma bisogna aiutare concretamente con le risorse tutti coloro che da soli non sono in grado di compiere le scelte necessarie. Non dobbiamo né lasciarli soli e non preoccuparci di loro, né derogare rendendo le scelte insufficienti e inadeguate.

Ritornare ad aumentare le risorse per la sanità pubblica, come avevano fatto i governi Conte e Draghi: basta strozzare il sistema sanitario nazionale.

Casa: un nuovo piano di edilizia sociale per le grandi aree urbane. Lotta all’evasione fiscale: ogni anno perdiamo un PNRR e qualcuno al Governo si permette di parlare di “pizzo di Stato”. Un PD che deve aggregare e guidare, mai solo, e mai di rimessa.

E Bonaccini è stato molto chiaro e si è assunto l’impegno di guidare chi la pensa così, non in divergenza con la segretaria, ma per aiutare chi ha il compito di guidare il partito, evitando che vada verso scelte identitarie di alcuni, di sola testimonianza. Un PD ampio, largo, come le coalizioni con cui i nostri Sindaci governano le principali città d’Italia: questa è la strada maestra.

E le parole di Beppe Sala andavano proprio in questa direzione: per stare insieme allargando, serve non dettare subito precondizioni ed essere concretamente e sempre facilitatori di alleanze. Le due battaglie che oggi il PD sta guidando: salario minimo e risorse per la sanità pubblica sono un inizio fondamentale.

E infine due altre sottolineature di Prodi molto importanti. La prima. L’Europa fa bene a rinforzare l’alleanza con gli Stati Uniti, ma deve essere più unita e protagonista nella sua politica estera, in uno scenario difficile dove oggi bisogna fare i conti con la Cina e la Russia, per difendere i sistemi democratici e un giusto equilibrio economico. La seconda. Il populismo è il rifugio del popolo che non ha trovato una casa. Il PD deve costruire la casa che possa ospitare il popolo.