Marco Granelli

Più taxi a Milano

Il Consiglio Regionale (destra a maggioranza) vuole bloccare di nuovo la crescita di Milano: vuole rallentare il processo di potenziamento del servizio Taxi. Ieri in Giunta, Milano ha approvato l’accordo con AREU (la struttura regionale dell’emergenza sanitaria) per fornire i taxi per trasportare i dializzati all’Ospedale di Niguarda, con le risorse del sistema sanitario. Un servizio in più al cittadino, lavoro in più per i taxi, la prima azione delle 5 del piano di potenziamento dei Taxi proposto da Milano. Ma intanto la Regione mette i bastoni fra le ruote: per questo vogliamo l’autonomia. Ci abbiamo messo un anno per superare le resistenze della Regione sulla riforma tariffaria e finalmente abbiamo fatto il biglietto unico integrato del trasporto pubblico, ed ecco, un nuovo stop alla crescita di Milano.

Noi vogliamo che a Milano il servizio taxi sia più numeroso perché i dati ci dicono che Milano sta crescendo. La popolazione è aumentata dell’8% in 10 anni, i turisti del 100% in 15 anni, i passeggeri del trasporto pubblico del 12% in 7 anni, le auto circolanti sono diminuite del 12% in 15 anni, e i taxi ……. sono sempre gli stessi: 5.398. Le nostre 5 azioni sono ampie e complementari: migliore gestione turni, doppie guide a partire da quelle dei famigliari dei taxisti, taxi sharing, taxi per trasporti inerenti i servizi sanitari e sociali, 450 nuove licenze, meno del 10% in più. La Regione chiede uno studio: i dati li abbiamo mandati all’assessore Terzi il 2 agosto, e siamo disponibili ad illustrarli a chiunque ce lo chieda. Se i consiglieri comunali e regionali Comazzi e Bastoni voglio approfondire siamo a disposizione. Mediamente il 14% delle chiamate sono inevase, il 28% fra le 19 e le 21 dei giorni feriali, il 30% nei giorni festivi.

E poi è proprio la Regione che ogni anno fa un’analisi del servizio, l’ultima l’ha presentata a luglio del 2019, ma ora vuole ancora studiare: basta che non diventi un modo per prendere tempo e per accaparrarsi qualche voto e bloccare Milano, solo perché non è governata da loro. Basta con questa logica, noi crediamo che chi governa deve offrire un servizio ai cittadini e alle imprese, per avere più servizi, più lavoro, essere più competitivi, loro vogliono che Milano perda nel confronto con le altre città europee. Noi non molleremo: per noi prima Milano, per loro invece prima gli interessi elettorali.