Marco Granelli

Migliorare la sicurezza a Milano è cruciale per la qualità della vita dei cittadini e le imprese

Migliorare la sicurezza a Milano è cruciale per la qualità della vita dei cittadini e permettere alle imprese di svolgere la propria attività nella piena legalità e su un terreno di concorrenza leale, per questo è un mio obiettivo, oltre a essere quello dalla città.

La sicurezza è strategica per garantire ai cittadini, alle famiglie, la tranquillità, ancora di più lo è in una fase delicata come quella attuale dove le incertezze e difficoltà strutturali mettono a dura prova la coesione sociale.

La sicurezza è un ingrediente fondamentale per migliorare la capacità della città di attrarre persone, lavoro, investimenti, turismo. Nello stesso tempo una città aperta, attrattiva e cosmopolita diviene anche inevitabilmente oggetto delle contraddizioni e dei fenomeni critici proprio per la sicurezza, come luogo che attrae chi vuole compiere reati predatori, infiltrazioni della criminalità, investimenti per i capitali della criminalità, lavoro irregolare e insicuro.

Per queste ragioni il Comune di Milano collabora da tempo stabilmente e strutturalmente con le autorità e gli attori principali in tema di sicurezza a partire dal Prefetto e dal Questore, nelle scelte per le azioni strategiche definite nell’ambito degli incontri settimanali del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica e operative programmate nella programmazione operativa della Questura che vede coinvolta la Polizia Locale al fianco delle Forze dell’Ordine Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. E a questo si aggiunge, sempre nel contesto del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, la relazione con l’Autorità giudiziaria, per l’attuazione delle politiche di sicurezza urbana come ad esempio in tema di occupazioni (cfr. Vaiano Valle) e nella promozione dell’efficacia dell’individuazione dei responsabili dei reati e dell’esecuzione penale, al fine di migliorare la sicurezza urbana con la riduzione della recidiva e, soprattutto in ambito minorile e delle persone di età giovane, progettare idonei ed efficaci percorsi di recupero.

Individuare sempre più rapidamente ed efficacemente i responsabili dei reati, accelerare i tempi della Giustizia, innescare processi di efficacia della valenza educativa della pena con riduzione della reiterazione dei reati: anche così si raggiungono maggiori livelli reali di sicurezza.

L’obiettivo è potenziare il presidio del territorio e dei luoghi dove vivono le persone al fine di aumentarne i livelli di sicurezza e prevenire e contrastare i reati. Il diritto a vivere la città, con la sempre necessaria prudenza e attenzione, è l’obiettivo della Milano innovativa ed internazionale.

A questo proposito mi preme qui relazionarvi in tempo reale a proposito di un intervento di stamane in via Sammartini, in prossimità del naviglio Martesana fatto in collaborazione con il mio collega Lamberto Bertolé dove si era creata una sorta di accampamento di senza dimora che versavano in condizioni difficili e poco sostenibili. L’intervento è stato programmato già da diverse settimane grazie alla proficua e necessaria collaborazione con l’assessorato al Welfare. Da inizio estate la situazione è stata monitorata dalle unità mobili coordinate dal Comune. Grazie a un’importante collaborazione tra gli uffici della Direzione Welfare e le associazioni del Terzo Settore, nelle ultime settimane sono stati effettuati degli interventi sociali con gli operatori del Centro Sammartini del Comune, intensificati nella scorsa settimana anche con la collaborazione di enti del terzo settore milanese. Durante questi interventi – nelle ore sia diurne che serali – sono stati posizionati dei gazebo con kit di emergenza e assistenza e generi di conforto.  Educatori, Assistenti sociali, consulenti legali, mediatori linguistico culturali e volontari hanno potuto sfruttare l’occasione per agganciare le persone presenti e comprenderne la provenienza, la situazione giuridica e i bisogni. I colloqui hanno confermato che si trattava per lo più di richiedenti asilo che hanno già avviato o sono titolati ad avviare la procedura per la richiesta di asilo nel nostro Paese. A tutti è stato quindi offerto il supporto legale e la possibilità di accoglienza temporanea nelle strutture comunali, in attesa del completamento dell’iter e di una collocazione più stabile all’interno dei circuiti dei Cas (centri di accoglienza straordinaria gestiti dalla prefettura, nei quali i richiedenti hanno diritto a soggiornare dopo i passaggi in questura per la richiesta d’asilo). Circa una ventina di persone hanno accettato l’ospitalità durante gli interventi sociali dei giorni scorsi e questo ha di molto ridotto le dimensioni dell’accampamento e reso possibile, come vi dicevo, questa mattina, un intervento di ripristino dell’area da parte di Amsa e Polizia locale che proseguirà nel monitoraggio dell’area anche nei giorni prossimi.

Un intervento sinergico che ancora una volta, come accade sempre nei nostri interventi, ha visto il coinvolgimento di tutti gli attori interessati e che si è svolto senza particolari tensioni grazie a una preparazione durata diverse settimane che ha permesso di conoscere le persone presenti, superare il muro della paura e dell’indifferenza che è tipico di chi vive per strada e avviare l’intervento di ripristino senza tensioni. Un modello di successo che abbiamo sperimentato anche al Parco Formentano e che replicheremo in altre situazioni simili sul territorio cittadino.

Un intervento necessario affinchè i luoghi della città, siano essi marciapiedi, aree verdi attrezzate, strade e piazze, siano fruibili dai cittadini.

Per assicurare sicurezza ai cittadini una prima azione è certamente avere più personale in strada e la possibilità di renderlo operativo nei tempi e luoghi della città che stanno cambiando. In tale obiettivo si inscrive la richiesta di più personale delle Forze dell’Ordine effettuata dal Sindaco all’inizio del 2022. Tale richiesta è stata accolta e attuata dal Ministero dell’Interno che ha provveduto a completare nell’agosto 2022 l’invio in città di 255 nuovi poliziotti e carabinieri, attualmente in servizio.

Come Giunta e Amministrazione comunale abbiamo presentato al Consiglio comunale nel gennaio 2022 il programma di potenziamento e abbassamento dell’età media della Polizia Locale di Milano, con l’aumento dell’organico, al netto dei pensionamenti, di 500 unità, portando nel 2025 l’organico a 3.350 agenti e ufficiali, numero massimo mai raggiunto dal corpo della Polizia Locale di Milano. In questi mesi il programma è stato attuato, con l’indizione di due concorsi, uno per agenti e uno per ufficiali, la stesura delle due graduatorie e le prime assunzioni che con oggi vedono già assunti 108 nuovi vigili (79 agenti e 29 ufficiali di Polizia Locale), assunti il 7 luglio, il 5 e 12 settembre e attualmente impegnati nel percorso formativo. Questi agenti e ufficiali entreranno in servizio tra ottobre e novembre 2022. Altri circa 130 agenti saranno assunti a tra fine novembre e inizio dicembre, intraprendendo il percorso formativo in dicembre 2022. Questi agenti saranno assunti attingendo e probabilmente esaurendo la graduatoria approvata nel 2022. Questo permetterà di bandire nell’autunno 2022 un nuovo concorso per agenti di Polizia Locale che permetterà l’assunzione di altri 230 agenti e utilizzare la graduatoria ufficiali esistente per altri 30 nuovi ufficiali nel 2023. L’età media dei nuovi 79 agenti assunti è di 31 anni, e il 45% di loro ha un’età non superiore a 30 anni. Le assunzioni realizzate e programmate, anche grazie alle modalità dei concorsi messe in atto, permetteranno principalmente al corpo della Polizia Locale di poter potenziare il numero di pattuglie quotidianamente in servizio, di giorno e soprattutto di sera e notte, e di potenziare gli organici dei Vigili di Quartiere.

La formazione degli agenti sarà fondamentale per rendere più efficace l’intervento della Polizia Locale e rendere la sua attività più adeguata all’evoluzione della città, dei fenomeni relativi alla sicurezza e alle necessità del sistema integrato di sicurezza. Oltre alla formazione generale, attualmente in corso, dal 2023 vi sarà invece lo spazio per formazione approfondita ad alcuni ambiti come ad esempio la Polizia di prossimità per le attività di quartiere, nei luoghi di aggregazione, ecc.

Fondamentale è anche curare sempre l’organizzazione procedendo ai necessari cambiamenti in diversi ambiti come ad esempio la Centrale operativa, l’informatizzazione di numerose procedure, che riguardano la rilevazione degli incidenti, il sanzionamento in materia di codice della strada, la gestione delle telecamere, solo per citarne alcune fra le priorità del Corpo della Polizia locale.

Il presidio del territorio potrà essere maggiormente indirizzato verso i luoghi di vita dei cittadini come i quartieri, le zone dell’aggregazione, i parchi, il trasporto pubblico.

Notevoli miglioramenti si possono avere anche mediante il potenziamento di strumenti e tecnologia a partire dal sistema integrato delle telecamere di sicurezza, che oggi conta 1.940 telecamere con le ultime installazioni e collegamenti avvenute tra aprile e giugno del 2022. E il programma di potenziamento è tutt’ora in corso con 125 nuove installazioni e 200 sostituzioni di apparecchi analogici con altrettante telecamere digitali di nuova generazione, interventi questi già programmati e già finanziati in attuazione della delibera del dicembre 2021 con 3 milioni di euro di investimento e l’approvazione dell’assestamento di bilancio 2022.

Oltre al potenziamento delle unità, l’attività della Polizia Locale oggi vede alcune priorità, necessarie per l’attuale contesto della sicurezza della città. Un primo ambito è quello della sicurezza urbana che vede alcuni punti di maggiore investimento specifico per la Polizia Locale, anche secondo la legge 48 del 18 aprile 2017: contrasto ai reati predatori, contrasto alle occupazioni abusive di aree, edifici, appartamenti ERP, contrasto alla violenza di genere e rivolta contro i minori.

In tale contesto si sta operando attraverso la collaborazione strutturale con le Forze dell’Ordine, secondo gli indirizzi definiti in Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, e secondo la programmazione congiunta e coordinata in sede di Questura.

Esempi di queste sinergie strategiche e operative sono le attività di contrasto ai reati predatori sul territorio (quartieri, particolari ambiti come Stazione Centrale, alcuni parchi, zone della movida), nel trasporto pubblico, nelle aree commerciali. Ad esempio l’attività coordinata in ambito di trasporto pubblico locale di superficie e in metropolitana ha portato in 3 mesi all’identificazione di più di 1.000 persone, alla denuncia in stato di libertà di 170 persone, all’arresto di 24 persone. E’ questa un’attività che va tenuta costante e rafforzata, utilizzando la nostra unità specialistica e personale dei comandi di zona, nel quadro di una costante collaborazione e azione sinergica di Polizia di Stato, carabinieri, security di ATM.

Altra azione è l’attività coordinata sul territorio come ad esempio in zona Stazione Centrale, che ha portato in poco più di un mese di attività costante all’arresto di più di 80 persone e oltre 100 ordini di allontanamento relativi alla normativa del Daspo urbano, e altrettanti all’interno della stazione a cura della Polfer.

Sempre in sinergia con il Comitato Ordine e Sicurezza per programmare interventi efficaci sono quelli che riguardano il presidio dei luoghi della Movida per contrastare gli abusi del divertimento notturno e gli aspetti negativi delle aggregazioni dei giovani intorno ai locali e nei luoghi all’aperto. Presenza sinergica degli agenti di Polizia locale e Forze dell’ordine sono sempre accompagnati da una regolamentazione attraverso le ordinanze cosiddette “del vetro” e da interventi realizzati tramite bandi dell’assessorato al Commercio che ha stanziato 100 mila euro per i locali pubblici affinché adottassero attività con gli steward e 400 mila euro di contributi e dell’assessorato ai servizi sociali per associazioni per attività educative di prevenzione rivolte ai giovani.

Altro esempio di quest’attività di sicurezza urbana sono il contrasto all’occupazione abusiva che in città crea luoghi di abbandono, insicurezza, degrado, impossibilità per i cittadini di utilizzare alcuni luoghi della città.

In questi mesi, da ottobre 2021 diversi luoghi abbandonati e critici sono stati restituiti alla città e alla riqualificazione: l’area dell’ex macello e delle Palazzine Liberty di viale Molise; via Ucelli di Nemi al quartiere Parco Lambro, la ex scuola di via Fratelli Zoia, l’area di piazza D’Armi in via Forze Armate, l’area della Goccia e dei gasometri alla Bovisa, l’ex campo abusivo di Vaiano Valle, nato ben 25 anni fa, e ultimo intervento in ordine di tempo. A questo proposito mi piace ricordare che nel 2011 si contava in città la presenza di circa 3 mila persone Rom, oggi sono circa 500 e nel frattempo sono stati chiusi ben sette campi Rom, garantendo ai bambini la continuità scolastica e alle famiglie disponibili a un percorso di inserimento di non finire in strada, magari dando vita a un nuovo insediamento abusivo. Per questo, per una sempre maggiore efficacia delle nostre azioni abbiamo aggiornato e migliorato ancora la strategia promuovendo modalità operative di sicurezza, lavoro sociale, attività ambientali, riqualificazione urbanistica, l’uso temporaneo.

Altro importante e necessario ambito di contrasto alle occupazioni abusive è quello dei quartieri di edilizia residenziale pubblica. In Prefettura da alcuni anni sono stati predisposti e attuati specifici protocolli per combattere le occupazioni abusive con la collaborazione di tutte le Forze dell’Ordine, della Polizia Locale, degli enti gestori e proprietari delle case ERP, di Comune e Regione. L’obiettivo è bloccare le nuove occupazioni e per questo è fondamentale che i gestori segnalino tempestivamente al numero indicato da Prefettura i tentativi di occupazione nel più breve tempo possibile, così Polizia di Stato o Carabinieri o Polizia Locale intervengono secondo la ripartizione definita dalla Prefettura: la Polizia Locale per un terzo delle situazioni e cioè gli appartamenti di proprietà comunale, mentre negli altri due terzi Polizia e Carabinieri. Unitamente alle Forze dell’Ordine la procedura prevede di recarsi sempre sul posto con i servizi sociali del Comune che hanno a disposizione immediata alcuni posti di prima accoglienza. Nelle case di proprietà comunale in gestione MM le nuove occupazioni abusive sono diminuite in modo significativo, e così il numero delle case occupate abusivamente nei quartieri ERP del Comune è diminuito del 63% tra il 2014 e il 2021, passando dalle 1.722 case occupate nel 2014 alle 636 del 2021, ragione per la quale abbiamo proposto a Prefetto e Questore di riaggiornare la ripartizione degli interventi, soprattutto per gli stabili di proprietà Aler, mettendo a disposizione la positiva esperienza realizzata nelle case popolari di proprietà comunale. Riteniamo però che per sconfiggere il fenomeno delle occupazioni abusive nei quartieri popolari sia fondamentale aumentare la cura dei quartieri ERP. Per contrastare le occupazioni abusive infatti è anche altrettanto necessario reintrodurre i custodi nei quartieri ERP, ristrutturare gli appartamenti, assegnarli, curare i cortili e gli accessi ai quartieri.

In questo quadro si inserisce anche la positiva collaborazione attivata nel 2022 tra Comune di Milano, Polizia Locale, MM e ALER per la rimozione dei veicoli abbandonati nei quartieri che ha permesso di rimuovere circa 200 veicoli abbandonati.

Un secondo ambito è quello della sicurezza stradale e del governo del traffico. I livelli di congestione del traffico, la complessità della mobilità moderna che vede coesistere una pluralità di mezzi e veicoli, la numerosità degli incidenti stradali e dei feriti, richiedono una importante presenza nelle attività di governo del traffico, di sanzionamento dei comportamenti che comportano rischi per la sicurezza stradale come velocità, distrazione, sosta irregolare, abuso di alcol e consumo di sostanze stupefacenti, promozione della sicurezza stradale. Le principali azioni in programma, che potranno sempre più dispiegarsi con il progressivo aumento della disponibilità di personale, sono: l’aumento delle pattuglie in strada, l’aumento dell’attività sanzionatoria, la sinergia con gli ausiliari del traffico, il potenziamento della tecnologia e il suo utilizzo per il contrasto ai comportamenti pericolosi, la diffusione dell’attività promozionale e comunicativa in tema di sicurezza stradale.

Un terzo ambito riguarda alcune specificità dell’attività della Polizia Locale necessarie nel presente ma ancora di più in vista prossime sfide quali le Olimpiadi, l’attuazione del PNRR, la ripresa turistica e di aggregazione cittadina. La Polizia Locale di Milano ha conseguito in questi anni esperienza e competenza in specifici settori, oggi cruciali, quali la sicurezza sul lavoro, i reati ambientali, le attività di polizia commerciale, e anche una profonda collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano in queste materie e nel contrasto alle infiltrazioni mafiose. E’ quindi opportuno proseguire e implementare tali attività con le unità specialistiche, la possibilità di contare sulla rete territoriale dei comandi di zona laddove necessario, la collaborazione con la Procura.

  1. Aumento in corso degli organici delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale, organizzazione, formazione;
  2. Sinergia strategica e operativa con Prefettura e Questura e collaborazione con Autorità Giudiziaria, nel contesto del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica;
  3. maggiore presidio del territorio diurno, serale e notturno, investimento tecnologico in videosorveglianza e strumentazione;
  4. forte investimento nella sicurezza urbana a partire dal contrasto ai reati predatori, alle occupazioni abusive e alla violenza di genere;
  5. contrasto alle azioni che mettono a rischio la sicurezza stradale;
  6. interventi specialistici in materie particolari oggi estremamente necessarie insieme a Procura della Repubblica come infortuni sul lavoro, reati ambientali, reati commerciali e infiltrazioni mafiose.

Queste le 6 priorità di contenuto e metodo della nostra azione, in corso e strutturale, nella consapevolezza della complessità e nella concretezza delle azioni.

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