Marco Granelli

Aggiornamento relazione incendio via Senigallia

Aggiornamento della relazione sull’incendio con i dati diffusi oggi.

Il 24 luglio 2017 intorno alle ore 19.30 è iniziato un incendio presso l’impianto di gestione rifiuti speciali non pericolosi di Carluccio srl (già EcoNova srl) in Milano via Senigallia 55.
Sul posto intervengono immediatamente i Vigili del Fuoco (15 minuti dall’allarme), e successivamente la Polizia di Stato, la Protezione civile del Comune di Milano, l’ARPA, la Polizia Locale di Milano.
I vigili del fuoco intervengono con circa 15 mezzi e operano senza interruzione fino allo spegnimento delle fiamme e degli ultimi focolai che avviene il 26 luglio alle ore 19, 48 ore dopo circa.
L’incendio interessa completamente l’intera struttura industriale costituita da un capannone a forma rettangolare.

ARPA è giunta sul posto alle ore 20.30 con il furgone del pronto intervento con le apparecchiature per il primo livello di interventi di base, attiva immediatamente lo strumento PID (sensori Ammoniaca, CO, H2S, Idrocarburi e solventi) che rimane acceso per tutta la durata dell’intervento. “Le misure effettuate per i parametri COV, Formaldeide, Ammoniaca, H2S e CO non hanno evidenziato valori anomali e nell’immediato circondario dell’impianto, la strumentazione non ha segnalato, per i parametri indagati, valori apprezzabili.” (cfr. relazione ARPA 25 luglio 2017)
I Vigili del Fuoco, oltre all’attività di spegnimento dell’incendio attivano anch’essi misurazioni degli inquinanti dell’aria riscontrando esiti uguali a quelli di ARPA.
ARPA effettua verifiche dei venti e di conseguenza posiziona i rilevatori, che però continuano a non dare segni di particolare significatività, anche perché i fumi essendo caldi hanno un significativo effetto galleggiamento portandosi verso l’alto. I venti nelle prime ore e per tutta la notte provengono da nord in direzione sud e quindi ARPA identifica come zona interessata dai fumi quella di un triangolo che dal vertice dell’impianto si dispone verso sud interessando il territorio del Comune di Milano ed in particolare i quartieri di Bruzzano, Comasina, Affori, Dergano, Bovisa, Maciachini.
ARPA, già durante il percorso di avvicinamento, avvertita della presenza dei fumi e della tipologia di rifiuti presumibilmente presenti nell’impianto, comprese sostanze plastiche e materassi, provvedeva a richiedere l’intervento di misurazione della qualità dell’aria rispetto a diossine, furani e idrocarburi con campionamento stabile. Alle ore 22.00 giunge in luogo la struttura per il posizionamento dei campioni, e individuato un possibile posizionamento presso un’abitazione del quartiere, il campione viene posizionato e attivato a partire dalle ore 23.15, funzionando per 5 ore e 53 minuti.

Nei primi momenti giunge sul posto l’Assessore Carmela Rozza alla Sicurezza e Protezione civile che con il ROC di Protezione civile comunale Cristiano Cozzi attiva e coordina le squadre di protezione civile comunale in ausilio dei Vigili del Fuoco e fornisce alla popolazione le prime indicazioni ricevute dai Vigili del Fuoco.
Il settore educazione del Comune di Milano, coordinandosi con la vicesindaca Anna Scavuzzo, acquisite le informazioni sulla situazione, decide di prevedere per l’indomani lo spostamento delle attività del Nido di via Senigallia, posto nelle immediate vicinanze dell’incendio.
Alle ore 22.00 circa raggiunge il luogo anche l’assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano Marco Granelli.

Alle ore 00.00 avviene un primo coordinamento delle istituzioni presenti sul posto: Vigili del Fuoco, Protezione Civile Comunale, ARPA, Comune di Milano, Municipio 9 e in collegamento telefonico il medico dell’ATS Milano. Visti i dati di ARPA e Vigili del Fuoco in relazione agli inquinanti tracciabili dagli strumenti in loro possesso, sentito il referente e il medico ATS, vista la situazione e vista la tipologia dell’incendio, condividevano la valutazione che “la pericolosità dell’incendio non fosse difforme da un qualunque evento similare, senza alcuna aggravante dovuta alla presenza di sostanze pericolose diverse da quelle di norma presenti in un processo di combustione che coinvolge rifiuti.” (cfr. relazione ARPA 25 luglio 2017)
Rispetto alla comunicazione di informazioni alla popolazione, di concerto VVFF, ARPA, ATS convenivano “di fornire le sole indicazioni relative alla chiusura delle finestre e di evitare attività all’aperto per tutta la durata dell’intervento. ATS non ha ritenuto necessario proporre provvedimenti di evacuazione della popolazione.” (cfr. relazione ARPA 25 luglio 2017)

L’assessore Marco Granelli provvedeva a stilare una comunicazione in tale senso che trasmetteva all’ufficio stampa del Comune di Milano per fornirla ai cittadini tramite informazione ai mass-media e ai social media. Inoltre le informazioni venivano trasmesse ai cittadini presenti e degli stabili immediatamente adiacenti l’incendio.
Intorno alle 2.30 ARPA lasciava il luogo dell’incendio.
Il 25 luglio mattina ARPA ritornava sul posto, acquisendo il campione e posizionandone altri due nel corso della giornata. Uno di essi veniva posizionato nel cortile del Nido comunale.

Il 25 luglio alle ore 13.30 presso Palazzo Marino in piazza della Scala 2, l’assessore all’Ambiente Marco Granelli convocava un incontro per effettuare un secondo coordinamento interistituzionale per aggiornare sulla situazione e assumere decisioni conseguenti soprattutto in ordine alla comunicazione e alle informazioni da dare ai cittadini, anche in merito ai comportamenti precauzionali da attivare. All’incontro partecipano Regione Lombardia assessorato ambiente, Vigili del Fuoco regionale e provinciale, ATS Milano, ARPA Lombardia, Città metropolitana di Milano, Comune di Milano responsabile Protezione civile e assessorato Ambiente, Comuni di Novate e Cormano, Municipio 9. L’incontro termina con una comunicazione congiunta che afferma “Vigili del fuoco, Arpa e Ats hanno analizzato la composizione del fumo nero e denso che fin da ieri sera si è diffuso da Bruzzano verso tutta la città e i comuni confinanti e non risultano esservi attualmente microinquinanti in concentrazioni significative e tali da creare effetti nocivi per la salute, tuttavia le analisi e i monitoraggi continueranno nelle prossime ore e nei prossimi giorni per verificare l’evoluzione della situazione. L’incendio è in fase di spegnimento, ma bisognerà attendere ancora una quindicina di ore prima che cessino completamente la combustione e la produzione di fumi all’interno dell’impianto di stoccaggio che operava a seguito delle autorizzazioni rilasciate dalla Regione e dalla Città Metropolitana. Non sono state disposte evacuazioni ma si consigliano comunque alcune normali precauzioni: evitare di esporsi ai fumi e di svolgere attività all’aria aperta in prossimità dell’incendio, tenere chiuse le finestre. Comune, Regione, Città Metropolitana, Arpa, Ats e Vigili del fuoco continuano a coordinare le attività di presidio e di monitoraggio.”

Il 26 luglio i Vigili del fuoco continuano le operazioni di spegnimento riuscendo a domare tutte le fiamme e i focolai alle ore 19.00.
ARPA continua il monitoraggio con i campioni posti presso il giardino del Nido di via Senigallia a circa 20 metri a sud dell’impianto.

Il 28 luglio mattina ARPA diffonde i primi risultati sulla qualità dell’aria in relazione alle diossine e agli idrocarburi, prodotti che scaturiscono dall’incendio di sostanze plastiche. Sono quelli relativi al primo campione che è stato esposto ai fumi per 5 h e 53 minuti a partire dalle ore 23.15 del 24 luglio. Il 29 mattina ARPA diffonde i risultati del secondo campione che ha registrato invece la giornata del 25 e del 26 luglio.
A seguito dei dati il Comune convoca un terzo incontro di coordinamento interistituzionale venerdì 28 luglio alle ore 16.30 a Palazzo Marino, e al termine queste sono le informazioni diffuse ai cittadini: “Le concentrazioni comunicate pubblicamente da Arpa, in modo particolare della diossina, sono quelle attese per fenomeni di incendio di questo tipo e paragonabili a quelle di altri eventi come questo. Questo tipo di esposizione ridotta non genera effetti acuti sulle persone. Le concentrazioni stanno diminuendo e Arpa tiene monitorata la situazione ma un’esposizione di breve periodo non è in grado di generare effetti acuti sulla cittadinanza. Confermate le precauzioni da adottare: non esporsi ai fumi, lavare accuratamente frutta e verdura autoprodotte. Il Comune ha disposto particolare accuratezza e rinforzo nel lavaggio strade di AMSA nelle località interessate dall’incendio”

ARPA e Comune di Milano comunicano alla popolazione i dati sulle analisi dei campioni di misurazione della qualità dell’aria, dalla sera dell’incendio, 25 luglio, fino a tutto il 31 luglio 2017.
“Nelle ore più critiche dell’incendio, le prime 6 ore circa dalle 23.15 del 24 luglio, i livelli di concentrazione di diossine e furani (PCCD-DF) sono stati pari a 80.9 picogrammi per metrocubo (1 pgeq = 1000 fgeq) e una concentrazione di benzoapirene pari a 40.838 ng/m3. Quindi nelle prime 24 ore dall’inizio del rogo, sono stati rilevati valori elevati (PCCD-DF diossine e furani 80,9 pgeq/m3; idrocarburi aromatici policiclici B(a)P pari a 40,838 ng/m3).
Nelle 24 ore successive (seconda notte e secondo giorno), con l’incendio ancora attivo, i dati facevano segnalare, già allora, una drastica riduzione (PCCD-DF diossine e furani 13,5 pgeq/m3; idrocarburi aromatici policiclici B(a)P pari a 29,689 ng/m3)”.
Il terzo giorno (tra il pomeriggio di mercoledì 26 e il pomeriggio di giovedì 27 luglio), il primo successivo allo spegnimento dell’incendio avvenuto alle ore 19 di mercoledì 26 luglio, i valori sono scesi ampiamente sotto i livelli di riferimento OMS ed in particolare: PCCD-DF diossine e furani 0,169 pgeq/m3; idrocarburi aromatici policiclici B(a)P pari a 0,131 ng/m3 L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) indica un valore di 0.3 pgeq/m3 sopra il quale si è in presenza di una sorgente di diossine perdurante e stabile, che merita di essere individuata e controllata nel tempo. In questo caso la sorgente era l’incendio, con una durata limita nel tempo, e nella zona il monitoraggio di Arpa continua fino ad almeno la giornata di sabato 29 luglio attraverso un secondo campionatore posizionato nell’asilo antistante l’azienda.”
I campionamenti per l’analisi dell’aria sono continuati fino al 31 luglio 2017.

Marco Granelli