Marco Granelli

Qualità dell’aria: Area C e B fondamentali per salute cittadini

Il Comune di Milano ha introdotto Area C e Area B per diminuire il traffico e migliorare la qualità dell’aria. L’obiettivo è la salute dei cittadini, non altro. In estate, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, l’inquinante più pericoloso è l’Ozono, e i motivi sono bene spiegati in una scheda sul sito di ARPA Regione Lombardia.

Le indicazioni sono chiare: l’Ozono è pericoloso per la salute, per le vie respiratorie, e più a rischio sono i bambini. E poi per le piante. E per ridurre l’Ozono il consiglio di Regione è di usare meno l’automobile e i diesel in particolare, utilizzando mezzi pubblici e sharing. Milano lo mette in pratica. Ed è strano che Bernardo, un pediatra, dica invece che in agosto toglierebbe Area C e poi via Area B, così aumenterebbero traffico e Ozono.

Negli ultimi 9 giorni a Milano la soglia obiettivo è stata superata per 5 giorni, e non bisognerebbe superarla per più di 25 giorni all’anno. Da un medico, da un pediatra, mi sarei aspettato una maggiore attenzione per la salute. In centro a Milano abbiamo metro, bus, bici, scooter e auto in sharing, e forse si può anche seguire il consiglio degli esperti, per la salute nostra e dei bambini. La scheda di ARPA dice così.

L’Ozono è prodotto dalla reazione dell’ossigeno con il biossido di azoto (NO2) e il contributo dei composti organici volatili (COV), in presenza di forte irraggiamento solare e di elevate temperature. Di conseguenza, le concentrazioni di ozono sono nettamente più elevate nelle ore pomeridiane dei mesi estivi, Nella parte più bassa dell’atmosfera l’ozono è dannoso per la salute umana e per la vegetazione. È in grado di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio anche a basse concentrazioni,  provocando irritazione agli occhi e alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare; più esposizioni ripetute provocano l’accelerazione del naturale processo di invecchiamento della funzione polmonare.

I bambini sono il gruppo a più alto rischio per l’esposizione ad ozono, perché essi trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense. I bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie. E poi i soggetti sani che fanno attività fisica all’aperto. L’ozono provoca una riduzione della crescita delle piante e caduta delle foglie. Su alcune piante è possibile notare la comparsa dei primi sintomi di sofferenza già a concentrazioni di 80 g/m3 di ozono; negli ultimi 9 giorni a Milano il valore è sempre stato superiore a 90.

Le principali azioni atte a ridurre l’inquinamento da ozono devono essere indirizzate verso il contenimento delle emissioni dei suoi precursori, NOx e COV che sono prodotti dal traffico veicolare e dalle attività industriali. ARPA dà alcune indicazioni precise per limitare l’Ozono. Ecco le prime due: – ridurre l’uso degli autoveicoli privati, soprattutto se diesel, privilegiando l’impiego dei mezzi pubblici; – utilizzare in modo condiviso l’automobile (sharing), per diminuirne i chilometri totali percorsi e quindi le relative emissioni. Lo dice Regione Lombardia.

A Milano negli ultimi 9 giorni (sempre dati ARPA Regione Lombardia) per 4 giorni si è superato il limite di 120 microgrammi/mc e negli altri 4 il valore era appena sotto soglia. Il valore obiettivo è da non superare per più di 25 giorni per anno civile.

Milano ci tiene alla salute dei suoi cittadini e dei suoi alberi. Bernardo invece no.

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