Marco Granelli

Abbonamenti Atm: è boom

Dal 15 luglio 2019 a Milano e nei piu di 200 Comuni della Citta metropolitana e della Provincia di Monza c’è una riforma delle tariffe di bus, tram e metropolitana.
E così cambia la vita per 3 milioni di cittadini dei più dei 200 piccoli e grandi Comuni fuori Milano:

1. per la prima volta hanno lo sconto del 25% per giovani e anziani,
2. per la prima volta gratis fino a 14 anni,
3. per la prima volta una manovra che diminuisce il costo di tutti gli abbonamenti annuali e mensili mediamente del 10-15%.

La Lega che governa la Regione da piu di 25 anni queste cose non le ha mai fatte, non ne è stata capace.

E questi i risultati concreti dopo 90 giorni:

> abbonamenti annuali + 40% da 99.000 a 139.000;
> abbonamenti mensili + 2,6%;
> 38.000 abbonamenti annuali con 85% di sconto per persone di famiglie in difficoltà con ISEE fino a 6.000€;
> 25.000 abbonamenti annuali fino a 14 anni cioè 5 milioni di € risparmiati dalle famiglie ogni anno.

E la Lega vuole punire Milano perché secondo loro ha corso troppo. Milano è orgogliosa che dopo 20 anni e in 10 mesi si è fatta una riforma delle tariffe dei bus. La Lega continua a dire che nell’Agenzia bisogna ridurre lo spazio di Milano e della Città metropolita di Milano, ridurre lo spazio di Beppe Sala che rispondendo a una lettera di 140 Sindaci, con i fatti, ha voluto questa riforma e ci ha messo la faccia e le risorse. Io sono orgoglioso di aver contribuito a questa riforma, di averla fatta dopo 20 anni, di averla fatta in 10 mesi, e di aver vinto la resistenza della Regione e della Lega. La Lega e la Regione invece hanno voluto fare un aumento secco del 40% per i pendolari che usano il solo treno, loro si, hanno deciso da soli, e in fretta con una delibera il 31 luglio e iniziare il 1 ottobre, solo 60 giorni in piena estate. E la legge, la loro legge, dice che si può fare equilibrio in 5 anni: e loro invece hanno deciso di fare aumento in un giorno: lo ha fatto la Regione, con il presidente e l’assessore della Lega. E il loro modello è Trenord, che è tutta loro. E ora, invece di migliorare Trenord e ripensare radicalmente il sistema ferroviario regionale dove comandano loro, vogliono cambiare l’Agenzia di Milano che ha fatto questa riforma, e mandare a casa il suo consiglio, e dicendo che vogliono dare piu spazio ai piccoli Comuni e toglierlo a Milano e a Sala. Si vergognino: rispettino quei Comuni, quei Sindaci, che insieme a Milano e non contro, hanno fatto questa riforma, che ha fatto risparmiare famiglie e cittadini di quei Comuni.