Domenica 17 settembre pomeriggio sono stato a Figino, per i mille anni di questo borgo, per una bella e partecipata festa organizzata da un attivo comitato di quartiere. Ho partecipato insieme a Villavecchia e Bedogni di AMAT all’incontro sul tema del termovalorizzatore, posto vicino al quartiere. Un incontro interessante su come le città devono affrontare il tema rifiuti, aumentando ancora la raccolta differenziata (Milano è al 54% e punta al 60% entro il 2020), utilizzando termovalorizzatori moderni ed efficienti (chiudendo il più in fretta possibile quelli vecchi) e solo per la parte che sarà sempre più residua dei rifiuti. In questi anni l’attivazione dei cittadini e la sensibilità di Istituzioni e Aziende ha permesso di monitorare e vigilare con un Protocollo che ha aumentato la trasparenza dei dati e gli interventi di miglioramenti degli impianti e del territorio. (Sul sito del Comune di Milano e di A2A i dati aggiornati).
Abbiamo anche parlato di come migliorare il quartiere, da maggio 2017 servito dall’autobus 80 di ATM, così che i cittadini di Figino possono raggiungere la città e la M1 a Molino Dorino e a De Angeli senza cambiare e più velocemente con le migliori frequenze. Ora bisogna fare qualcosa di più per i marciapiedi: il 13 settembre è stato approvato il progetto dei marciapiedi e della tobinatura di via Turbigo, un intervento da tempo atteso che ora sarà realizzato e per la prima volta applicando il principio dell’invarianza idraulica cioè non portando l’acqua dei tombini stradali in fognatura ma disperdendola nel terreno, secondo i più aggiornati principi di tutela dell’acqua e del nostro territorio. Poi la festa con il coro, gli stand del quartiere, l’interessante realizzazione della biblioteca sociale con Lamberto Bertolé, e dell’ottica sociale, un negozio di ottica realizzato da una cooperativa sociale che facilita l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Un bel borgo quello di Figino, quello antico con il suo bellissimo campanile, e quello nuovo del quartiere di housing sociale.
Grazie a chi ha fatto le scelte amministrative in questi anni per avere questo quartiere, grazie ai cittadini che lo difendono e lo promuovono, e alle realtà sociali che lo rendono vivo e accogliente. Ora l’impegno è quello di andare avanti e migliorare.
