Marco Granelli

Cambiano le tariffe per il trasporto pubblico in tutta l’area metropolitana di Milano: una rivoluzione.

Più conveniente abbonarsi, per i milanesi e per chi abita fuori Milano, così avremo mento traffico a Milano e nei quartieri di periferia. Abbonamenti annuali con zero aumenti, rateizzabili: 27,5 € al mese, meno di un caffè al giorno; abbonamento conveniente già per chi usa l’autobus anche solo 7 giorni in un mese, un giorno e mezzo alla settimana. Nessun aumento per mensili e annuali giovani e anziani; l’abbonamento off-peak per gli anziani, quello da 16 € al mese o 170 € all’anno oggi utilizzabile solo dalle 9.30 in poi, in superficie sarà utilizzabile sempre, anche al mattino presto. E per i giovani che acquistano l’abbonamento annuale stiamo pensando di abbinarlo al bike sharing. Tessera ATM gratis per bambini e ragazzi fino al compimento del 14° anno, anche se non accompagnati: un aiuto concreto alle famiglie e anche alle scuole per le uscite scolastiche. Abbonamento annuale a 50 € per i disoccupati e per le persone con ISEE fino a 6.000 euro anno. Potenziamento della lotta all’evasione del biglietto, tolleranza zero per chi non paga, con azioni concrete di ATM che già hanno fatto raddoppiare in 2 anni le sanzioni. E aumento delle squadre di sicurezza in metropolitana e su tram e bus, per sempre maggiore sicurezza.

Gli abbonamenti mensili ordinari degli adulti, aumenteranno, ma solo da 35 a 39 €; ma perché acquistare un mensile quando con l’annuale rateizzato si paga solo 27,5 € al mese?
Chi invece non vuole abbonarsi e sceglie di usare solo il biglietto o il settimanale, avrà un aumento. Il biglietto passerà a 2 €, il carnet a 18 € il giornaliero a 7 €, il settimanale a 17 €: conviene abbonarsi, così non c’è aumento e si viaggia a 70 centesimi a corsa, la metà di oggi.

Ma c’è una rivoluzione: per la prima volta in tutto il territorio di Milano, della Città metropolitana di Milano, della Provincia di Monza e Brianza si viaggerà con un unico sistema tariffario, molto più equo e con minori differenze tra Milano e gli altri Comuni. Due semplici esempi. Chi oggi acquista un abbonamento al quartiere Comasina di Milano paga 330 €, se invece abita un km più a nord a Cormano o a Novate, quell’abbonamento oggi lo paga 498 €, 168 € in più, il 50% in più, domani lo pagherà solo 440€, 58€ in meno. Chi invece abita a Paderno Dugnano o a Cernusco SN, l’abbonamento oggi lo paga 685€, domani 528€, -30%, un risparmio di 157€. Con il nuovo sistema, le stazioni della metropolitana M1 Rho Fiera, M1 Sesto FS, M2 Cologno nord, M2 Vimodrone, M2 Assago, e anche il nuovo capolinea del 15 a Rozzano si potranno raggiungere con il biglietto a 2€ e con l’abbonamento annuale a 440€ anziché 498. Qui sta la rivoluzione. E’ un modo efficace per cambiare la vita dei quartieri della periferia di Milano, oggi attraversati ogni giorno da qualche centinaia di migliaia di auto che entrano ed escono dalla città: con questa manovra le auto diminuiranno, aiutando i quartieri della periferia di Milano ad avere meno congestione e meno smog. In tanti in questi anni lo avevano detto: oggi lo abbiamo fatto, e da marzo/aprile 2019 sarà attivo, insieme ad area B, che blocca le vecchie auto inquinanti, ma così diamo una vera e vantaggiosa alternativa.
E tutto questo grazie al lavoro dell’Agenzia del trasporto pubblico locale, dei dirigenti e tecnici suoi, del Comune di Milano, della Città metropolitana di Milano,di AMAT e di ATM. Grazie al Sindaco Beppe Sala che rappresenta il 62% dei soci dell’Agenzia, e che con me e Siria Trezzi, consigliera delegata alla mobilità della Città metropolitana, ha voluto con determinazione raggiungere questo risultato con un anno di lavoro. Grazie ai miei colleghi assessori e consiglieri comunali che ci hanno aiutato a costruire questa manovra.