Marco Granelli

29 anni fa la strage di via Palestro, ci stringiamo nel ricordo delle vittime contro la mafia

29 anni fa la strage di via Palestro, organizzata dalla mafia per intimidire lo Stato. È un dovere ricordare ogni anno le vittime, che hanno dato la loro vita intervenendo tempestivamente per la sicurezza della città: i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’agente della Polizia Locale Alessandro Ferrari e il cittadino del Marocco Driss Moussafir. Oggi partecipo alla cerimonia ufficiale della posa delle corone e alle numerose iniziative a memoria di quei fatti e volentieri questa mattina ho salutato i parenti delle vittime, per ricordare e ringraziare. E anche 29 anni dopo ha senso cogliere l’occasione per ribadire l’impegno delle istituzioni cittadine, delle forze dell’ordine, della magistratura, delle associazioni, delle imprese, dei sindacati, di tutti i cittadini, per contrastare le mafie, e oggi quella più presente e con maggiore potenziale di infiltrazione e cioè l’ndrangheta come ci ha detto il Prefetto Messina e la coordinatrice della DDA di Milano dott.ssa Dolci. E si tratta di un impegno dalle molteplici forme, quella d’indagine e controllo, di impegno culturale, di gestione degli investimenti, dei lavori pubblici e della gestione degli appalti di beni e servizi. Come Comune abbiamo almeno due priorità: lavorare nei quartieri come quelli di periferia dove l’ndrangheta vuole sostituirsi alle istituzioni nel rispondere ai bisogni dei cittadini con una presenza sul territorio e con lo schema del ricatto; lavorare con grande attenzione e professionalità sui meccanismi dei lavori e degli investimenti del PNRR e per le Olimpiadi, al fine di avere la massima trasparenza e impedire le infiltrazioni.