Marco Granelli

10 ragioni per dire grazie per il 2021, un anno che finisce, e la ragione della speranza

Il 2021 è l’anno dei vaccini contro il covid, dell’impegno instancabile dei tantissimi operatori sanitari e della protezione civile al nostro fianco ogni giorno, vaccini che ci permettono di convivere con questo virus, e sconfiggere la pandemia, una tragedia che ci ha portato via tante persone care, e tra queste ricordo la Piera Rovelli, una tragedia che ha tolto la scuola in presenza a tantissimi nostri giovani, mai più, ma nel 2021 siamo riusciti a farli tornare a scuola.

Il 2021 l’anno del ritorno dei talebani a Kabul una tragedia per tutti e per le donne: abbiamo visto per l’ennesima volta che la guerra porta solo distruzione e regressione, e abbiamo forse capito tragicamente che i popoli si aiutano con la pace, con le risposte sociali, con le risorse per la vita, per la salute, per il progresso, non con la guerra, e speriamo che il 2021 ci abbia insegnato irreversibilmente questa realtà.

Il 2021 l’anno in cui Milano ha visto cambiare più di 30 piazze dei quartieri e la prima, piazza Dergano ha cambiato volto definitivamente con più spazio di qualità per vivere, nei quartieri.

IL 2021 l’anno in cui tanti quartieri di periferia hanno avuto risposte che attendevano da anni: Bovisasca con il bus 41 e la casa dell’acqua, Quinto romano con la rotonda per avere più sicurezza stradale e la casa dell’acqua, Baggio con la biblioteca rinnovata, S. Ambrogio alla Barona con la nuova anagrafe e il CAM rinnovato.

Il 2021 l’anno dei nuovi 100 chilometri di nuove ciclabili a Milano, una rivoluzione da cui non torneremo più indietro.

Il 2021 l’anno in cui abbiamo finito di realizzare il primo tratto della M4, ma anche in cui nella legge di bilancio appena approvata dal Parlamento, ci sono circa un nuovo miliardo di € per altre metropolitane e metrotranvie, dopo i 2 degli ultimi 5 anni, per una nuova mobilità con un trasporto pubblico raddoppiato.

Il 2021 l’anno delle elezioni comunali, dove in campagna elettorale ho incontrato tantissime persone agli appuntamenti della “panchina dell’assessore”, l’anno della vittoria della sinistra a Milano, di Beppe Sala, e della mia nuova elezione in Consiglio a Palazzo Marino, con tante persone che hanno riposto fiducia in me con il loro voto.

Il 2021 l’anno del terzo mio mandato in giunta come assessore a Milano, un onore e una responsabilità straordinari, e l’anno del mio ritorno alla sicurezza e alla Polizia Locale, per rispondere alle richieste dei cittadini per avere più sicurezza.

Il 2021 l’anno dei 30 anni del matrimonio tra me e Betty, una gioia della quale ringrazio il Signore, Betty e i miei figli, per questi 30 anni che ho vissuto con Betty, anni bellissimi in cui abbiamo condiviso gioie, dolori, sogni, 30 dove abbiamo costruito una bellissima famiglia con i nostri 3 figli Benedetta, Francesca, Alessandro.

Il 2021 con la possibilità di tornare a recitare il Te Deum con l’Arcivescovo al Pio Albergo Trivulzio, luogo dove la città si china sui suoi anziani nei momenti più difficili della loro vita. E il Te Deum si conclude cantando: “Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno”, e qui sta il senso del grazie per questo anno che si è concluso, e che porta con sé gioie e dolori, radicate nei valori e principi più solidi e profondi, nella speranza per il nuovo anno.

Grazie a tutti quelli che hanno voluto e potuto condividere le sfide del 2021.